RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA - Il sottosegretario e la Diaz "La polizia non rispondeva"
Genova, 9 novembre 2007
Giallo sul numero dei feriti: "Solo un bilancio parziale"
Il sottosegretario e la Diaz "La polizia non rispondeva"
il processo
«Le scene che avevamo sotto gli occhi erano raccapriccianti: decine e
decine di feriti uscivano in barella dalla scuola». Paolo Cento,
sottosegretario all´Economia, ricorda la notte della Diaz. «Preoccupato
insieme ai miei colleghi parlamentari di quanto succedeva nella scuola,
telefonai anche al Viminale, ma non ebbi risposte adeguate». Cento è stato
ascoltato ieri, in qualità di testimone, nel corso del processo per
l´assalto della polizia all´istituto di via battisti, durante il G8. Ha
raccontato che i funzionari di polizia non rispondevano alle richieste di
notizie avanzate da tutti i parlamentari presenti. «Ci fu solamente detto
che spiegazioni sarebbero state date solo a conclusione dell´operazione di
polizia giudiziaria». Nel corso dell´udienza è stato proiettato un video
in cui Cento parla con un responsabile del pronto soccorso del San
Martino, che riferisce di 48 feriti. Pier Giovanni Junca, difensore di
Spartaco Mortola, ha subito sottolineato la cosa: «Sono 48 e non 89, come
sostiene l´accusa: a fronte dei 17 poliziotti feriti, potrebbe significare
che all´interno della scuola ci fu una certa resistenza». Il pm Francesco
Cardona Albini ha poi spiegato: «Si trattava del primo bilancio dei feriti
della Diaz, che si trovavano ricoverati negli ospedali genovesi. Il numero
è poi naturalmente aumentato, perché alcuni no-global che si trovavano
nella scuola sono stati arrestati e portati direttamente nella caserma di
Bolzaneto, altri non vennero ricoverati negli ospedali, ma solo medicati
al pronto soccorso, altri ancora hanno prodotto certificati medici quando
si sono costituiti parte civile».